martedì 28 aprile 2015

Un futuro per il Trianon

La vicenda del Trianon è emblematica dei guasti che affliggono la gestione del patrimonio storico e culturale della nostra Città. Parliamo di uno di quei luoghi che dovrebbero essere tappa obbligata di un percorso attorno alle tradizioni di Napoli, un teatro dall'acustica perfetta, che ha un secolo di vita, lungo il quale ha visto nomi illustri come Scarpetta, De Filippo, Viviani, Di Maggio, De Curtis, Maldacea calcare le tavole del suo palcoscenico, fino a diventare una vera e propria Mecca della Canzone Napoletana, e che ora invece cade a pezzi nell'incuria e nel degrado, a mostrarci i segni estremi del disinteresse delle istituzioni verso il bene pubblico. Un motivo in più per vergognarci dell'insensibilità e del pressapochismo che mandano in rovina le infinite risorse che il passato ci ha trasmesso e non aspetterebbero altro che un minimo di acume per diventare occasione di sviluppo.
In sostanza – avrete letto – la Regione Campania lascia che le infiltrazioni d'acqua facciano marcire il soffitto del loggione, che i fregi cadano a pezzi, che le crepe dell'antica Torre della Sirena, venuta alla luce durante i lavori di ristrutturazione di appena una dozzina d'anni fa, minaccino uno dei più interessanti reperti archeologici della Città Greca di ventitré secoli fa, mentre ambienti che sarebbero ideali per ospitare mostre e convegni sono lasciati ai topi. Di fatto, un'amministrazione regionale che più volte, soprattutto nel recente passato, ha dato ampie prove di una disinvolta (diciamo così) gestione delle risorse economiche, non riesce a trovare i fondi neppure per assolvere al compito della manutenzione ordinaria: l'impresa di pulizie non è pagata da mesi, ci sono state proteste da parte dei lavoratori, il conto corrente del teatro è sotto pignoramento.
Un'altra triste prova di ignavia e di irresponsabilità che chiamano il nostro Comune a farsi attore primario di un recupero della struttura, lì dove la Regione ha miseramente fallito. Questo è l'auspicio che accompagna l'idea di un'assemblea pubblica a Palazzo San Giacomo che dovrebbe tenersi la prossima settimana. L'augurio non è solo che il Teatro Trianon riacquisti il suo decoro, ma che possa trovare energie e idee per risorgere come fucina di iniziative.